L'avvocato Nicola Canestrini osservatore internazionale in Ucraina nel processo a un obiettore: ''Fondamentale garantire il rispetto dei diritti, anche di chi dissente''
L'avvocato trentino sarà l'unico osservatore internazionale per questo processo su mandato del Movimento Nonviolento. Avrà anche il supporto da parte dell'Ordine degli Avvocati ucraini
TRENTO. L'avvocato trentino Nicola Canestrini seguirà il processo a Vitaliy Vasyliovych Alekseienko, obiettore di coscienza ucraino, davanti alla Corte d’Appello del Tribunale di Ivano-Frankivsk.
L'udienza è fissata per lunedì 12 dicembre e Canestrini rivestirà il ruolo di osservatore internazionale su mandato del Movimento Nonviolento che, insieme ad Un Ponte Per, si è assunto l'onere della difesa degli obiettori ucraini, nell’ambito della Campagna “Obiezione alla guerra”.
Una missione non facile, per certi versi molto pericolosa, che ha scoraggiato anche altri legali a prenderne parte. “Sarò l'unico osservatore – spiega l'avvocato Canestrini – stiamo parlando di una prima missione e come tale è sempre particolarmente a rischio. Non ci sono contatti, non sai di chi ti puoi fidare. Il rischio è di parlare con persone sbagliate ed è bene tenere a mente che la missione vale sulla bontà delle informazioni che si riescono a raccogliere. Quindi sarà una situazione particolarmente delicata e complicata ma poi, quando sarà aperta una strada, diventerà più semplice”.
L'avvocato, come già detto, sarà l'unico osservatore in questa missione. “Mi sono un po' stupito – ci spiega – di essere stato l'unico ad aver risposto. Normalmente siamo tra i 50 e i 70 avvocati che in Europa si mobilitano in questo tipo di processi. Questa volta, però, né italiani, né europei se la sono sentita”.
La partenza è fissata per questa notte. Il processo seguito è quello di Vitaliy Vasyliovych Alekseienko, obiettore di coscienza ucraino. La sua vicenda è stata ricostruita da Azione nonviolenta, rivista fondata a Perugia da Aldo Capitini come organo mensile del Movimento Nonviolento. Il 15 settembre 2022 Alekseienko era stato giudicato colpevole di “elusione del servizio militare durante la mobilitazione” e condannato a un anno di carcere. Il giovane ha poi presentato un ricorso in cui ha chiesto di essere rilasciato con un periodo di libertà vigilata.
Quello degli obiettori di coscienza è un fenomeno che sta crescendo giorno dopo giorno. Sono circa 5.000 i giovani ucraini che si sono dichiarati obiettori e vorrebbero svolgere un servizio civile alternativo al servizio in armi. La legge che lo regolava, però, è stata sospesa dal Governo di Kiev nel febbraio scorso. Molti si trovano ora a rischio procedimento penale, con condanne pesanti e una campagna di stampa che li dipinge come traditori della patria. Non può essere un giusto processo senza rispetto dei diritti dell’indagato e proprio questo è uno dei punti su quali punterà la missione di Canestrini.
“Non esiste nell'ordinamento il ruolo di Osservatore Internazionale – spiega l'avvocato – la legislazione sovranazionale prevede il processo pubblico come garanzia dello stato di diritto. Sfruttando questo aspetto, da tempo abbiamo iniziato a sviluppare un metodo, ormai abbastanza rodato, interamente basato sulla pratica. Di fatto sarò un privato cittadino se pur protetto dalla toga che vale il rispetto che riesce a guadagnarsi. Sono però particolarmente orgoglioso del supporto ricevuto dall'Ordine degli Avvocati ucraini che pure in un processo sensibile come quello degli obiettori, supporterà pienamente la missione garantendo così il rispetto dei diritti, anche di chi dissente rispetto le scelte fatte dal Governo nazionale".
Il clima in cui si svilupperà la missione, di certo, non sarà tra i più semplici e il rischio per l'avvocato trentino è di essere fermato e arrestato. Proprio per questo sarà attiva una rete di contatti che in determinate situazioni o in mancanza di contatti prestabiliti farà scattare l'allerta.